L’allarmismo dell’OMS fa saltare 45mila posti di lavoro

Ogni volta che si riunisce l’OMS una minaccia si abbatte sulla scienza e sulle nostre imprese, mettendo a rischio la nostra libertà di scelta.

Dal 7 al 12 novembre, a Dehli l’OMS discuterà di sigarette elettroniche per trattarle come un prodotto del tabacco quando invece non lo sono. L’obiettivo è quello di imporre regole più stringenti per i portatori di interesse della filiera del tabacco, bandendo dalla scena pubblica chiunque se ne occupi. Fra le altre cose, l’OMS prevede di introdurre modifiche sensibili nella produzione del tabacco (i limiti minimi di nicotina nella foglia), con lo scopo, nemmeno tanto velato, di ridurre la dipendenza dal prodotto attraverso un’azione agronomica tecnicamente irrealizzabile se non tramite l’utilizzo di tabacco OGM. Circa i 3/4 delle aziende dovrebbero chiudere i battenti per potersi riqualificare.

In Italia, l’intera filiera vale oltre 18 miliardi, 14 dei quali a titolo di gettito fiscale, e coinvolge più di 200.000 addetti, di cui circa 60.000 occupati nella tabacchicoltura. Se dovessero venir accolte le istanze poste dall’OMS, 45.000 italiani perderebbero il lavoro, in modo provvisorio o definitivo.

Dal momento che il fumo fa male, qualcuno sostiene che questi numeri siano accettabili. Il problema è che il raggio di azione dell’OMS non accenna ad arrestarsi, poiché sta coinvolgendo anche la carne rossa. Nell’ottobre del 2015 l’allarme dell’OMS contro la carne rossa causò una riduzione del 5% nelle settimane a seguire. Il settore della carne impiega 125 mila lavoratori. Immaginate quali conseguenze per un settore che vale 180 miliardi. All’OMS non interessano i posti di lavoro, ma la salute di lavoratori che rischiano di restare disoccupati. Samaritani? Il problema è che le ragioni di questo salutismo spesso non hanno alcun fondamento scientifico. Oltre a danneggiare l’economia questa organizzazione internazionale nega la scienza e la nostra libertà di scegliere informati e consapevoli.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.