Perché non è giusto tassare ulteriormente il tabacco

Il commento di Pietro Paganini, professore aggiunto in Business administration presso la John Cabot University di Roma, sull’emendamento 41.0.36, la cosiddetta “tassa di scopo”.

E’ giusto tassare il tabacco per sviluppare farmaci contro le malattie ad esso legate? Sì. La risposta parrebbe scontata. Siamo proprio sicuri? Siccome il fumo può essere causa di malattie e perciò incide sul sistema sanitario, si dice, sarebbe moralmente auspicabile che l’industria del tabacco contribuisse a sovvenzionare un fondo per l’acquisto di medicinali. Un ragionamento del genere imposta la questione in termini di morale, più precisamente la morale rispetto a comportamenti individuali. Si affida così allo Stato il compito di stabilire la morale e quindi quelle azioni da perseguire, con la tassa nel nostro caso.

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Pietro Paganini

Liberale classico e montessoriano. Professore Aggiunto in Business Administration presso la John Cabot University di Roma. Fondatore e Curiosity Officer di Competere – Policies for Sustainable Development – una piattaforma di professionisti che produce analisi e ricerche per innovare i processi produttivi. Fondatore e Segretario Generale dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati. Editorialista per La Stampa, ha pubblicato per diverse testate nazionali ed internazionali tra cui il WSJ, il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore.

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