L’olio di palma provoca il cancro? Basta disinformazione, facciamo parlare la scienza

palm-1464662_960_720

E’ considerato genotossico. Ma non c’è alcuno studio scientifico che lo collega all’insorgenza di un tumore. E una ricerca lo “riabilita” nella lotta al melanoma. 

La storia dell’olio di palma è un buon esempio di quanto sia complesso valutare se un alimento è salutare o meno quando si considera l’insieme dei fattori in gioco e non solo un aspetto. L’olio di palma non è il grasso più salubre che esista, ma nemmeno il peggiore: prima di bandirlo bisogna verificare con che cosa lo si sostituirebbe. Molti prodotti che mostrano sulla confezione la scritta “senza olio di palma” contengono olio di cocco o burro di cacao, che sono altrettanto nocivi di quello di palma per altri aspetti della salute che non sono legati direttamente allo sviluppo di tumori.

La strategia più ragionevole, a livello individuale, è quella di variare le proprie fonti alimentari, evitando di abusare di prodotti con olio di palma senza però demonizzarli.

La guerra al singolo ingrediente è insensata. Un bravo nutrizionista difficilmente parlerà di “alimento buono” o “alimento cattivo”, bensì di “regimi dietetici buoni” o “cattivi”. E all’interno di un regime nutrizionale bilanciato, e quindi di generale contenimento di grassi saturi, c’è spazio anche per l’olio di palma. Come c’è spazio per il burro, per il cioccolato, per le patatine fritte. Purché siamo tutti consapevoli che non possiamo mangiare questi cibi ogni giorno o, peggio, più volte al giorno, ma che dobbiamo stare molto attenti a mantenerne basso l’apporto.

Continua a leggere l’articolo su www.it.aleteia.org

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.