Olio di palma: Il Parlamento Europeo contro la verità e la scienza

La Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) del Parlamento europeo ha posto il divieto di utilizzare l’olio di palma nei biocarburanti in Europa, rischiando così di danneggiare i diritti di circa 650.000 piccoli agricoltori.

Con il voto del 28 novembre 2017, la Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE) del Parlamento europeo ha posto il divieto di utilizzare l’olio di palma nei biocarburanti in Europa, compromettendo, così, le relazioni commerciali tra UE e paesi esportatori di palma.

Questa decisione rischia di danneggiare i diritti di circa 650.000 piccoli agricoltori e di pregiudicare il futuro di un settore – quello dell’olio di palma – che ha permesso a milioni di persone di risollevarsi dalla povertà. Qualsiasi decisione di escludere l’olio di palma dall’industria europea dei biocarburanti, avrà un impatto tragico non solo nell’economia malese, ma finirà con il coinvolgere le sorti di tutto il Sud-Est asiatico.

Il voto dell’ITRE, abbinato a quello della Commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo dello scorso ottobre, sottolinea l’esplicita volontà di limitare le importazioni di olio di palma destinate alle energie rinnovabili, mentre consentirebbe ai produttori concorrenti di semi oleosi sostitutivi, non solo di continuare ad operare sotto la Direttiva europea per l’energia rinnovabile (RED), ma anche di portare avanti una guerra commerciale contro il palma, fatta di bugie e mistificazioni.

Il voto dell’ITRE è un’inaccettabile manovra protezionistica e un’aperta violazione degli impegni di libera concorrenza e di libero commercio assunti in sede WTO.

I leader mondiali nella produzione di olio di palma, hanno dimostrato un serissimo impegno nel rendere obbligatori standard qualitativi come ISPO e MSPO per tutti i produttori. Infatti, la retorica contro l’olio di palma continua a puntare il dito sui danni determinati da una presunta deforestazione. Eppure ciò che si sceglie di non vedere e di non dire, racconta la storia di paesi schierati al fianco della sostenibilità e dell’ambiente. Ad esempio, la protezione delle foreste in Malesia è sottoposta ad uno dei regimi più avanzati al mondo, come riconosciuto dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale.

È da tempo che i produttori di olio di palma sono in grado di soddisfare i più severi standard di sostenibilità richiesti dai clienti europei: non a caso le esportazioni di olio di palma destinate alle energie rinnovabili sono state inquadrate e certificate all’interno dei principali schemi europei di sostenibilità, come la tedesca International Sustainability and Carbon Certification (ISCC).

Se il voto della Commissione ITRE dovesse venir confermato in una direttiva finale, ci troveremmo di fronte ad una gravissima manovra di diffamazione e pilotata disinformazione, che comprometterà non solo il futuro delle relazioni commerciali dell’UE, ma anche il futuro di centinaia di migliaia di lavoratori.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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