Per la Stiftung Warentest l’olio di palma trionfa su quello di girasole

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La Stiftung Warentest è una delle associazioni di consumatori più antiche e prestigiose della Germania, premiata più volte per l’affidabilità dei suoi test sulla qualità e la salubrità dei prodotti che vengono comparati periodicamente.

Nel test di Aprile 2016 la Stiftung Warentest ha pubblicato una ricerca comparativa con 21 creme alla nocciola fra le più consumate in territorio teutonico. Tra queste anche la Nutella di Ferrero e la Nocciolata dell’azienda Rigoni d’Asiago. La prima utilizza come olio vegetale quello di palma; la seconda contiene l’olio di girasole. Il male contro il bene secondo molti.

Ma come è andato a finire il confronto fra il tanto vituperato grasso tropicale e il promosso olio di girasole? La risposta non è affatto scontata.

La Nocciolata dell’impresa di famiglia italiana Rigoni di Asiago, con olio di girasole, ha ottenuto ottimi risultati dal punto di vista del gusto e del sapore, ma a causa dei contaminanti ritrovati al suo interno non ha superato il test della Stiftung. E i contaminanti analizzati sono proprio quelli del tanto menzionato rapporto EFSA su cui i critici dell’olio di palma si sono scagliati negli ultimi mesi.

Il voto basso della Nocciolata è difatti dovuto ai contaminanti nell’olio di girasole impiegato per la sua preparazione: 3-monocloropropandiolo esteri (3-MCPD esteri) e glicidil esteri. Questi contaminanti sono difatti generati durante la raffinazione di qualsiasi olio vegetale ad alte temperature, tra cui l’olio di girasole, e non solo di olio di palma come i detrattori di questa sostanza ci vogliono far credere.

Ma questo episodio non fa notizia, tanto che viene cautamente omesso dai siti di informazione tra cui Il Fatto Alimentare, come non fa notizia il vero significato del rapporto EFSA in cui non viene MAI indicato di ridurre il consumo di olio di palma.

Il rapporto EFSA del maggio scorso aveva sottolineato la potenziale (anche qui va sottolineato) presenza di questi contaminanti in tutti gli oli vegetali raffinati ad alte temperature, ma il consumo giornaliero e le quantità assunte dai consumatori di prodotti a base di oli vegetali non ha mai giustificato timori sul loro potenziale carcinogeno né sulla loro nocività per la salute.

E la Nutella all’olio di palma? In questo prodotto si è riscontrata assenza totale di micotossine, mentre la metà delle creme che riportano la dicitura “biologico”, tra cui alcune all’olio di semi di girasole, sono risultate in larga parte contaminate da aflatossine, muffe e altri agenti intossicanti.

Detto ciò dovrebbero preoccupare ai consumatori italiani gli effetti collaterali della recente sostituzione dell’olio di palma da parte di diverse gruppi come Coop, Mulino Bianco e Colussi. Può darsi che un prodotto senza olio di palma aumenti le vendite nei supermercati, ma come mostra questo studio della Stiftung Warentest non è di sicuro sinonimo di qualità e forse anche più insicuro.

E’ possibile leggere lo studio della Stiftung Warentest cliccando QUI

 

 

 

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