Berlusconi, il ritorno del rottamato

Berlusconi è tornato. Anzi, visto che non è mai davvero andato via, è più corretto dire ch’è uscito dall’ombra e si sta riscaldando alle luci della ribalta. Appare in forma smagliante e si diverte, come di consueto, a far battute.

In alcuni casi, come di consueto, di cattivo gusto. Allo stesso tempo però – e per la terza volta: come al solito – sembra pure assai lucido nel valutare la situazione politica e nel calcolare in quale modo potrà massimizzare la propria rilevanza nel prossimo parlamento.

Questo signore di ottantun anni, così – presidente del Consiglio per la prima volta più di due decenni fa; colpito a fondo dal modo in cui è caduto il suo ultimo governo nel 2011; condannato e decaduto da senatore; passato attraverso seri problemi di salute –, questo signore, dicevamo, continua a essere uno dei quattro protagonisti principali della scena pubblica italiana. E se non ne è, né sarà mai più il protagonista indiscusso, non è invece affatto impossibile che, dei quattro, un domani quello con più carte da giocare sia proprio lui.

 

Di Giovanni OrsinaLeggi l’articolo completo sul sito de La Stampa.

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