Siamo davvero pronti per le auto autonome?

Dopo anni di speculazioni, finalmente, le auto autonome sembrano essere sempre più concrete. Tuttavia, come l’analista di Gartner Mike Ramsey afferma, dovranno passare almeno dieci anni prima che siano facilmente accessibili a tutti.

 

La strada per la guida da intelligenza artificiale è ancora incerta fra costi eccessivamente elevati, mancanza di mercato, e assenza di una normativa di sicurezza standard che regoli la convivenza tra le auto con guidatore e quelle senza. Non solo, strade e paesaggi saranno completamente trasformati, cosi come parcheggi e posti auto.

 

Inoltre, la gestione politica di questa innovazione è ancora un’incognita. Quali sono le policy issues che emergono su questo nuovo strumento guidato dall’intelligenza artificiale? E come cambieranno le cose?

 

Sicuramente né semafori né rotatorie serviranno più, di conseguenza ci sarà più spazio e, soprattutto, sarà necessario un programma di ri-pianificazione urbana, ma anche di una riforma legislativa per regolare le velocità molto più elevate da intelligenza artificiale rispetto alle automobili di oggi nelle aree urbane. Sarà, inoltre, necessario ridisegnare marciapiedi ed altre aree per entrambi pedoni e ciclisti. Una volta liberati, gli spazi potranno essere convertiti in abitazioni, negozi e parchi.

 

Poichè si tratta di intelligenza artificiale, a livello decisionale dovrà essere valutato se sia meglio portare avanti un approccio comune a livello nazionale o se consentire ai singoli comuni di decentrare il processo decisionale.

 

La gestione delle infrastrutture pubbliche e le velocità elevate non sono gli unici problemi. Dal momento che queste auto sono gestite dall’intelligenza artificiale, come funzioneranno le assicurazioni? Oggi ci sono leggi che richiedono ai guidatori stessi di essere in regola. Continuerà ad essere così oppure, dal momento che non saremo più noi a guidare, non serviranno più? Ad esempio, se un’auto IA si arresta in modo anomalo dovrà essere stabilito se sarà interamente colpa dell’intelligenza artificiale oppure se concorrono altri fattori. E se fosse la programmazione dell’auto la causa dell’arresto oppure un attacco informatico?

 

Certamente queste nuove norme dovranno basarsi su una regolazione etica. Ed è qui che la situazione diventa ancora più complessa. L’argomento è inedito ed inesplorato ad oggi. Cosa potrebbe succedere se, per esempio, il passeggero avesse bisogno di andare veloce perché in ritardo, ed usasse l’opzione d’emergenza arbitrariamente? E se il passeggero avesse dei precedenti per guida non conforme, può sempre avere l’accesso all’auto anche se è automatica e, dunque, non è guidata dall’essere umano?

 

Il futuro è sempre più vicino, e le auto autonome ne sono la prova. Esistono ancora molte incognite su quali siano le policy più efficaci e conformi. Il ruolo della Commissione Europea sarà fondamentale nell’accompagnare l’innovazione e gestire la convivenza tra macchine ed esigenze dei cittadini.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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