Concessioni autostrade: basta regali alle elite anti Liberali

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Concessioni autostrade: basta regali alle elite anti Liberali

di Raffaello Morelli e Pietro Paganini – commento pubblicato da Formiche.

Sulle concessioni autostradali il governo ha ragione nel merito e nel metodo. Avremmo certamente preferito un dibattito parlamentare più articolato che consentisse ai cittadini di meglio comprendere la questione. Al merito della scelta del governo non possono esser mossi appunti giuridico costituzionali. E neppure al metodo istituzionale si possono sollevare dubbi – almeno in questo caso – di cultura democratico liberale. Quanto al merito – al di là degli strilli del concessionario Aspi e del suo sindacato, la Confindustria, che lamentano di un cambio di carte in tavola nel corso della partita su questo provvedimento – la nuova norma sull’esercizio delle concessioni rientra nel disposto vigente del Codice civile. Stabilisce da tempo che la legge può imporre clausole che sono di diritto inserite nei contratti anche sostituendo antecedenti clausole difformi senza che ciò implichi la nullità del contratto. Quindi nessuna violazione dei diritti Aspi.

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METODO

Quanto al metodo, il provvedimento non va neppure contro il metodo istituzionale liberale. Lo rende chiaro la documentata (un anno di lavoro) relazione della Corte dei Conti sulla situazione fisico economica della rete autostradale (circa la metà gestita da Aspi), data in concessione (anche senza gara) con atti che concessionari e Ministero hanno mantenuto il più possibile segreti, forse perché sono scritti “con sacrificio dell’interesse generale a favore di quello privato” (Corte dei Conti). Un governo attento ai diritti e alle Libertà dei cittadini deve fare norme più garantiste.

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Chi si appiglia al liberalismo per criticare la scelta del governo, sbaglia. Dimostra di conoscerlo poco. Il liberalismo non è assenza di regole pubbliche per consentire ogni cosa (tipo un monopolio) e aiutare il più forte, o l’industria perché opera nel mercato, o un imprenditore semplicemente perché crea ma disinteressandosi del contesto. Il liberalismo, che è un metodo e non un’idea fissa del mondo, presuppone regole scelte dai cittadini che consentano a ciascuno di esprimersi (libertà soggettive e libertà oggettive) nel rispetto di quelle stesse regole, per ognuno uguali. La migliore o peggiore convivenza tra cittadini è la verifica che quelle regole abbiano funzionato o meno. Perciò il liberalismo si fonda sul metodo individuale dello sperimentare (falsificare) e non sulla protezione a priori degli interessi delle clientele o delle elite.

 

Image by Bill Rebholz for the NYT

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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