Cara Commissione UE, le sigarette elettroniche non sono ‘veleno’

sigarette elettroniche

Il paragone tra sigarette elettroniche e la parola “veleno” oltre a non essere logico è anche pericoloso. L’uso di sigarette elettroniche è particolarmente utile per i fumatori che cercano di smettere.

Recentemente, Arūnas Vinčiūnas, capo del gabinetto del Commissario Europeo per la salute, è ha usato la parola “veleno” per descrivere le sigarette elettroniche. Questo approccio anti-sigaretta elettronica del commissario europeo per la salute non si basa solo su informazioni  inesatte, ma può rivelarsi pericoloso per molti fumatori che cercano di smettere di fumare.

Molti degli argomenti negativi sulle sigarette elettroniche si focalizzano sugli effetti avversi della nicotina sul corpo. Tuttavia, gli attuali farmaci che aiutano i cittadini nel cessare di fumare contengono anch’essi nicotina. Ad esempio, la terapia sostitutiva della nicotina (NRT), la più comunemente utilizzata per smettere di fumare, contiene nicotina. L’argomento secondo cui le sigarette elettroniche sono un’alternativa malsana a causa del loro contenuto di nicotina non ha fondamenta logiche. Non solo molti studi dimostrano che le sigarette elettroniche sono più efficaci nell’aiutare i fumatori a smettere di fumare rispetto ad altre tecniche, ma le sigarette elettroniche consentono anche all’utente di acquistare diversi livelli di nicotina per il proprio dispositivo e ridurre lentamente l’assunzione di nicotina, contribuendo a minimizzare gli effetti collaterali negativi dello smettere di fumare.

Molti studi dimostrano che le sigarette elettroniche aumentano il numero di fumatori che cercano (e smettono) di fumare. I fumatori trovano le sigarette elettroniche così piacevoli che decidono di abbandonare le normali sigarette senza una precedente (e dichiarata) voglia di smettere di fumare. Per i fumatori di sigarette, le e-sigarette fungono da sostituto non solo per il livello di nicotina fisica ma anche a livello psicologico e sociale. Le sigarette elettroniche possono imitare la sensazione di fumare una sigaretta dando allo stesso tempo un sapore migliore. Questo lo rende un facile sostituto per la dipendenza abituale delle sigarette e per le situazioni sociali nelle quali vengono utilizzate le sigarette. Inoltre, fornendo un approccio senza pressione per smettere, le e-sigarette aumentano il numero di fumatori disposti a provare a smettere.

Il dott. Konstantinos Farsalinos e il dott. Konstantinos Poulas del dipartimento di farmacia dell’Università di Patrasso in Grecia, in risposta a Vinčiūnas, hanno dichiarato: “genera messaggi confusi ai fumatori che hanno bisogno, meritano e dovrebbero avere il diritto di accedere a prodotti meno nocivi nel tentativo di smettere di fumare “. La dichiarazione del commissario scredita l’uso delle sigarette elettroniche per smettere di fumare, qualcosa che è visto universalmente come un beneficio per la salute. Il fumo è responsabile di quasi 700.000 morti ogni anno nell’UE, non dovremmo incoraggiare modi diversi per smettere di fumare?

Scoraggiando i fumatori dai modi per smettere, Vinčiūnas sta riducendo il numero di fumatori che potrebbero usare con successo le sigarette elettroniche per smettere. Questo problema non riguarda solo i fumatori e i “vapers”, ma anche il pubblico in generale attraverso il fumo passivo. A differenza delle sigarette normali, le sigarette elettroniche non producono fumo passivo inalabile da altri.

La dichiarazione di Vinčiūnas è infondata e non è del tutto corretta. La Commissione ha sistematicamente rifiutato di incontrare l’industria del tabacco per discutere. Una grave mancanza di conoscenza sull’argomento potrebbe essere dunque il motivo per cui il commissario ha detto che le sigarette elettroniche contengono tabacco. Le sigarette elettroniche, in realtà, non contengono tabacco o molte sostanze nocive nelle sigarette e si dimostrano un’alternativa più salutare.

La Commissione europea dovrebbe sostenere i sostituti più sani del fumo di sigarette, in particolare quelli che aumentano le probabilità di smettere di fumare, non facendo dichiarazioni infondate contro di loro. La Commissione europea ignora in modo evidente le prove a sostegno dell’uso delle sigarette elettroniche per smettere di fumare. La mancanza di conoscenza non può essere una scusa se vogliamo un mondo più sano con meno fumo.

 

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