
La Dott.ssa Manzi è una nutrizionista di livello nazionale. Da donna di scienza quale è comprende benissimo la rilevanza del metodo scientifico. Rimaniamo dunque fortemente stupiti di fronte alle sue ultime affermazioni riguardanti l’olio di palma, esternate durante le ultime due puntate della trasmissione Domenica Live (condotta da Barbara D’Urso).
Manzi ha attaccato ripetutamente l’olio di palma ritenendolo dannoso per la salute da un punto di vista nutrizionale e associandone il consumo allo sviluppo dei tumori. Questa storia l’abbiamo già sentita e faceva parte delle numerose bufale diffuse da sprovveduti giornalisti. Non ci aspettavamo certo venisse raccontata da una persona qualificata e che dovrebbe essere alfiere della scienza come tanti colleghi fanno ogni giorno anche mediaticamente.
L’OLIO DI PALMA NON HA ALCUNA CONNESSIONE CON IL CANCRO (cit. Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – AIRC)
Diverse studi e ricerche, pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche, hanno negato qualsiasi connessione tra l’olio di palma e l’insorgere di malattie cardiovascolari o patologie tumorali.
Allo stesso tempo, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in un parere richiesto dal Ministero della Salute, sostiene che non ci siano evidenze nella letteratura scientifica che dimostrino la nocività dell’olio di palma né che abbia, come fonte di acidi grassi saturi, un effetto negativo sul rischio cardiovascolare rispetto agli altri grassi con simile composizione percentuale di grassi saturi e mono/polinsaturi.
Segnaliamo inoltre che l’EFSA, tirata in mezzo dalla Dott.sa Manzi su Canale 5, non ha mai sostenuto vi fosse un legame tra l’olio di palma e i tumori. In due recenti report, l’EFSA ha suggerito una soglia giornaliera di tolleranza per alcune sostanze che si sviluppano con la lavorazione di tutti gli oli e grassi vegetali, incluso quello d’oliva. Inoltre, la Commissione Europea ha emanato un regolamento che fissa i limiti per i GE (contaminanti da processo che si formano in tutti i grassi e gli oli alimentari) nei prodotti di consumo alimentare. Dunque, in presenza di limiti di legge uguali per tutti gli ingredienti, il consumatore è ampiamente tutelato dalle autorità di controllo e non si giustificano valutazioni arbitrarie e discriminatorie.
Ci dispiace dunque constatare che nonostante il suo forte background accademico, la Dott.sa Manzi continui ad attaccare un ingrediente come l’olio di palma. E ci dispiace anche che abbia mosso accuse non troppo velate contro l’AIRC che si batte da anni per la divulgazione scientifica ed è costituito da persone iper-competenti in materia di tumori.
Perché questa serie di attacchi non tende a fermarsi? Sarà ancora forse troppo fresco il ricordo di un suo passato come collaboratrice del Fatto Alimentare e insegnante dell’Accademia Barilla (che ha sollevato le stesse polemiche per fini commerciali)? Inoltre, la Dott.sa Manzi ha di recente presentato una propria linea di creme spalmabili di nome “Goduria” rigorosamente senza olio di palma. Anche questa una coincidenza?
Chissà…il suo forte profilo accademico purtroppo continua a cozzare con le sue ultime dichiarazione.