
Il Parlamento Europeo ha raggiunto un accordo sulle norme riguardanti le emissioni di CO2 per veicoli e furgoni. Le emissioni di CO2 delle nuove auto dovranno diminuire del 37,5% entro il 2030 (31% per i furgoni). Nonostante le pressioni tedesche che premevano per un limite più morbido – unico ed al 30% – nel chiaro tentativo di proteggere il suo massiccio settore automobilistico, l’asse Parigi-Amsterdam ha avuto la meglio.
Quest’accordo manda un chiaro segnale: l’Europa vuole trasformare l’accordo di Parigi ed il COP24 in qualcosa di tangibile e concreto. Un passo decisivo a sostegno della competitività a lungo termine dell’industria europea, poiché stimolerà gli investimenti nella catena di valore dell’UE, comprese le batterie e altre tecnologie.
Sia chiaro: non è ancora sufficiente per raggiungere gli attuali obiettivi climatici del 2050, ma è un significativo passo in avanti. Ovviamente si può fare di più. L’eccellente proposta del Parlamento europeo, per esempio, che prevedeva una penalizzazione per le case automobilistiche che non forniscono sufficienti veicoli a zero emissioni e a basse emissioni, bloccata dal Consiglio e dalla Commissione, va rilanciata quanto prima.
Allo stesso tempo, raggiungere gli obiettivi richiederà un maggiore rafforzamento del mercato dei veicoli elettrici e di altri veicoli alternativi rispetto a quelli attualmente disponibili. Inoltre, i paesi dell’Unione dovranno garantire regole e investimenti in infrastrutture con maggiore enfasi. La classe politica dovrà agire rapidamente presentando piani concreti per gestire questa transizione occupazionale e professionale in un modo adeguato e socialmente accettabile.
Le paure e critiche su un mancato accordo entro la fine del 2018 si sono rivelate dunque infondate. Per i consumatori la nuova legge si tradurrà in una scelta molto più ampia di modelli economici, a basso consumo di carburante ed elettrici. La decisione presa dal parlamento europeo sugli obiettivi di CO2 per le auto dovrebbe spingere i produttori a mettere più modelli di questi veicoli nei loro showroom. La transizione energetica, passo dopo passo, continua.