Mercato equo, ma non sostenibile

Mercato equo

Il mercato equo consiste nell’acquisto di beni e servizi la cui filiera ha un impatto positivo sull’ambiente e gli esseri viventi, tra cui l’uomo. Il mercato nella sua interezza si sta lentamente orientando verso questa tipologia di acquisti. Ma i prodotti che acquistiamo, spesso approvati dai circuiti del mercato equo, sono davvero etici? Siamo sufficientemente informati per poter definire il nostro comportamento da consumatore come etico?

La risposta dovrebbe essere positiva, SI. Invece non lo è. Orientarsi in questo universo è molto complesso: le informazioni sulle filiere sono poco affidabili, il linguaggio scientifico delle fonti ufficiali è spesso complesso, e il marketing tende ad offuscare la reale sostanza di ciò che consumiamo.

Una nuova scoperta (il mercato equo è sostenibile?)

Secondo la Exeter University, per esempio, l’olio di cocco che acquistiamo come prodotto sostenibile, sarebbe responsabile dell’estinzione di numerose specie. Lo studio infatti, paragona l’olio di cocco ad altri oli vegetali (di palma, d’oliva, di soia etc.), evidenziando le specie animali minacciate dalla filiera.

L’olio di cocco minaccia 20,3 specie per ogni milione di tonnellate prodotte. A seguire, l’olio di oliva (con 4,12), l’olio di palma (3,8), l’olio di soia (1,28). La ragione: la sua coltivazione in specifiche zone tropicali, come le isole, provoca la diminuzione di biodiversità e la cancellazione di habitat topici.

A livello globale, le aziende che coltivano il cocco occupano in realtà meno spazio rispetto alle altre colture olearie: per fare un esempio, 12,3 milioni di ettari per le palme da cocco rispetto a circa 18,9 milioni di ettari per le palme da olio. Eppure, secondo lo studio, le piantagioni di cocco interessano 66 specie elencate nella Lista Rossa dello IUCN, tra cui 29 vertebrati, sette artropodi, due molluschi e 28 piante.

La produzione sostenibile

Tutti i processi produttivi antropici lasciano un segno sull’ecosistema e sull’ambiente. Questo è vero soprattutto per l’agricoltura e l’allevamento, il settore a più alta emissione di gas serra. L’obiettivo di questo studio non si configura però nella volontà di boicottare l’olio di cocco ed eliminarlo dal mercato ma di favorire una sua coltivazione sostenibile. Oltretutto, di fondamentale importanza è l’educazione dei consumatori alla complessità dei fenomeni alimentari. Il rischio dell’ethical purchasing è proprio quello di boicottare prodotti potenzialmente positivi per il raggiungimento di una sicurezza alimentare globale e di una nutrizione sostenibile.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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