L’immobilismo del Ministero blocca i farmaci antitumorali

La somministrazione dei farmaci antitumorali rimane ancora bloccata nonostante Aifa e privati abbiano trovato un accordo sul prezzo dei trattamenti. Il Ministero non è in grado di sciogliere il nodo del CdA di Aifa. E non solo quello. 

La Ministra Grillo colpisce ancora. Dopo aver lanciato alcune insensate proposte sul prezzo dei farmaci all’interno dell’OMS, ora fa danni anche sui farmaci antitumorali. La nuova terapia anti-cancro basata sui Car-T, ossia linfociti trasformati in laboratorio in grado di attaccare le cellule “ammalate”, è stata al centro di un accordo con esiti positivi tra alcune aziende e l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. L’accordo verteva sui prezzi che sono stati fissati e concordati dalle parti. Purtroppo questo accordo non può essere ratificato e validato perché il CdA dell’Aifa è incompleto. Perché? Sono rimasti solo tre componenti  su cinque del Consiglio che è anche senza presidente dopo le dimissioni di quello precedente, il Prof. Stefano Vella. Il candidato presidente per il CdA proposto diversi mesi fa dalla Conferenza delle Regioni non piace alla Ministra Grillo che dal canto suo rimane immobile e non è in grado di fare controproposte per venire incontro ai suoi interlocutori. E i pazienti? Rimangono in attesa! 

La politica e la burocrazia sono un freno. Per avviare i trattamenti, infatti, non basta aver negoziato il prezzo del farmaco. Cosa peraltro già avvenuta. L’Aifa deve anche determinare i criteri di accreditamento dei centri che potranno somministrarlo su indicazioni delle Regioni. Ovviamente anche questo procedimento è bloccato a causa delle sabbie mobili decisionali della politica. Lo stallo porta un nome: Giulia Grillo. Il farmaco rimane così disponibile solamente alle persone coinvolte nelle pratiche di sperimentazione oppure “per via compassionevole”. 

La cosa ancora più paradossale è che l’Aifa è riuscita ad ottenere un prezzo più basso sul trattamento rispetto a quello concordato tra le aziende e le agenzie federali degli Usa. Un ottimo risultato si direbbe. Peccato che rischi di rimanere vano a lungo. Così come altri procedimenti ancora bloccati, nonostante le relazioni tecniche siano già state effettuate e sottoposte alla decisione politica del Ministro e dei suoi uffici. Che temporeggiano.

Quanto dovranno aspettare ancora le persone che hanno necessità di sottoporsi alla terapia antitumorale? Quanto, noi cittadini, dovremo sottostare a queste dimostrazioni di inettitudine? Non vogliamo nemmeno pensare che ci siano solo meri calcoli politici dietro questo pasticcio. Sarebbe di una gravità inaudita giocata sulla vita delle persone

Auspichiamo che alla scadenza del CdA, prevista per il 24 luglio, venga rinnovato quello attuale e si provveda a nominare i componenti mancanti in modo che si possa procedere con l’approvazione di questo accordo. I cittadini sono in grado di giudicare l’operato di un Governo anche da queste cose. Che cosa ne penseranno? 

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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