
La clausola anti olio di palma inclusa nel Piano triennale per il diritto allo studio della Regione Marche, recentemente approvato dal Consiglio regionale, è un vero e proprio ostacolo al principio di leale concorrenza negli appalti di fornitura pubblici.
Il Movimento 5 Stelle, infatti, ha fatto pressioni per inserire questa previsione nel Piano triennale per il diritto allo studio, nascondendosi dietro la giustificazione del principio di precauzione. Il punto è che non sono i partiti e la politica a dover decidere come e quando adottare un principio scientifico precauzionale, bensì il Ministero della Salute o gli enti internazionali preposti come la Commissione Europea.
Nessuna di queste organizzazioni ha mai pensato di applicarlo all’olio di palma. Per questo motivo apprezziamo e supportiamo l’interrogazione depositata presso la Commissione Affari Sociali dall’Onorevole Daniele Capezzone, che chiede al Ministro della Salute di intervenire affinché non si verifichino ulteriori episodi in cui la scienza e la salute vengono falsate e utilizzate come giustificazione per distorcere la libera concorrenza e fuorviare il consumatore.
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