Pasta alla Kazaca

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Nonostante l’abbandono del grano canadese, i produttori di pasta continuano a preferire il grano straniero.

Si è celebrata la Giornata Mondiale della Pasta, simbolo per eccellenza del nostro paese e da tempo non più un prodotto made in Italy. Di per sé non un problema. La filiera del grano Canadese, ad esempio, riesce a produrre un’ottima materia prima ad alto tenore di glutine e a costi contenuti. La qualità dell’ingrediente aggiunta alla tradizione e alla lavorazione della filiera di pasta Italiana ci ha garantito prodotti di ottima qualità.

Il passato Governo, con un decreto liberticida (giugno 2017)  suggerito da Coldiretti e dai produttori di grano italiano, ha introdotto l’obbligo d’indicazione d’origine del grano. A noi consumatori è stato negato l’accesso a pasta fatta con grano di alta qualità.

I produttori Italiani di pasta, invece di sostenere coraggiosamente il grano canadese, ben sotto i limiti previsti dalla legge italiana sul glifosato, hanno preferito abbandonarlo per paura di ripercussioni commerciali. Cercano di convincere il consumatore che la loro pasta è di grano italiano. Ma non è cosi. E non può essere così. il grano italiano resta di qualità inferiore e non sufficiente per il fabbisogno nazionale.

Tra il 2017 ed il 2018 l’import di grano canadese in Italia è crollato a zero e ai consumatori è stato negato il diritto di mangiare buona pasta. Alle aziende è stato inibito il sacrosanto diritto di commerciare liberamente. Gli agricoltori e i loro rappresentanti, non hanno sfruttato l’occasione di riformare il settore del grano per ottenere migliore competitività e qualità del prodotto stesso.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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