Populismo Alimentare: Boicottiamo IcelandFood

olio di palma

Noi stiamo dalla parte dei bambini e dello sviluppo sostenibile. Per questo promuoviamo l’olio di palma sostenibile. 

La campagna di IcelandFood a favore degli oranghi è cinicamente e ipocritamente commerciale. Non potendo competere con prodotti di qualità IcelandFood cerca di guadagnare fette di mercato eliminando l’olio di palma.

È una strategia già usata in Italia da Barilla e COOP con risultati poco significativi:
– aumento minimo delle vendite;
– ingenti investimenti tecnici (passaggio dall’olio di palma ad altri oli/grassi vegetali);
– campagne di comunicazione costose (e discriminatorie);
– altissimo prezzo degli oli alternativi (girasole, colza).

Come IcelandFood, anche Barilla e COOP erano grandi utilizzatori di olio di palma. Poi nel 2016 lo hanno improvvisamente e poco coerentemente abbandonato sostenendo che fa male ed è pericoloso per l’ambiente. Fino al 2016, SOSTENEVANO argomenti esattamente opposti.

Allo stesso modo, in Spagna, alcune aziende alimentari e catene di supermercati hanno iniziato a sostituire l’olio di palma. In silenzio? No. Con pompose campagne di comunicazione per accaparrassi nuovi clienti. 

Ora è il turno degli inglesi di copiare gli italiani con la catena IcelandFood,. Si sa che gli inglesi hanno sempre da imparare dagli italiani, soprattutto con il cibo.

Il video pro-oranghi, di IcelandFood è stato giustamente censurato perché ultra-politicizzato e ideologico. Ma hanno comunque ottenuto l’effetto che volevano: far parlare di sé. Grazie all’élite mediatica compiacente ed ignorante sono riusciti a diffondere la notizia e il video online, sperando di creare commozione e di attrarre più clienti. Una sorta di marketing buonista e ridicolo.

Purtroppo i contenuti del video sono privi di fondamento scientifico come tutti gli argomenti impiegati nella guerra commerciale contro l’olio di palma.

Non dice, ad esempio, che quella della palma da olio è la coltura con la resa per ettaro più elevata: 3.8 tonnellate vs 0.8 per la colza e 0.7 per il girasole. Non riporta nemmeno le conclusioni del Global Forest Resource Assessment 2015 della FAO che stima il contributo delle palme da olio alla deforestazione pari a circa il 5% contro percentuali ben più alte per gli allevamenti intensivi e l’industria della carta.

Il boicottaggio dell’olio di palma non salva gli oranghi né le foreste. La filiera dell’olio di palma è la più sostenibile ed è l’unica che risponde a criteri stringenti di sostenibilità. Non è così per altri oli e grassi vegetali surrogati.

Papa Francesco sostiene che quello tra uomo e ambiente è un bilanciamento delicato. Così dobbiamo bilanciare il diritto di milioni di contadini a coltivare la terra con la preservazione della flora e della fauna. L’olio di palma è in questo momento, la coltivazione più sostenibile per garantire questo bilanciamento in alcune aree del Mondo.

Perciò invece che boicottarla dobbiamo sostenerne l’utilizzo responsabile. Per questo dobbiamo promuovere l’olio di palma sostenibile. 

IcelandFood preferisce, ipocritamente, fingere di voler salvare gli oranghi, fregandosene dei bambini, dei coltivatori, del bilanciamento? Sembra proprio di sì. Senza piantagioni non ci sarebbero scuole e quindi educazione, non ci sarebbe sviluppo cioè il migliore strumento per coltivare la cultura della sostenibilità. E gli oranghi sarebbero nella medesima situazione.

Chi abbandono l’olio di palma rinuncia a promuovere gli SDGs!

È la dimostrazione che con questa campagna IcelandFood non è interessata a promuovere la sostenibilità, ma il proprio business. Se IcelandFood è così attenta all’ambiente, perché non boicotta la carne? Cioè la prima causa di deforestazione? 

È importante che l’Occidente si batta per la sostenibilità e aiuti i paesi dell’Africa, Asia e Sud America a promuovere gli SDGs, ma non possiamo dimenticare le devastazioni che abbiamo compiuto in Europa e in giro per il mondo, e gli inglesi ne hanno fatto ampiamente parte.

Noi siamo dalla parte dei bambini e dei contadini, per cui vi chiediamo di Boicottare IcelandFood. 

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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