Legge di Bilancio: la casta vieta la vendita online dei liquidi e-cig

Con l’approvazione del Decreto Fiscale, avvenuta lo scorso weekend, è stata praticamente monopolizzata la rivendita di prodotti per le sigarette elettroniche. Un vero e proprio regalo alla corporazione dei tabaccai che estromette qualsiasi rivendita online dal circuito di distribuzione. Questa manovra, subdola e poco trasparente, deve essere condannata per quello che è: inutile, dannosa e illiberale.

Ci risiamo. Con l’approvazione del Decreto Fiscale, avvenuta lo scorso weekend, è stata monopolizzata la rivendita di prodotti per le sigarette elettroniche. Un vero e proprio regalo alla corporazione dei tabaccai che estromette qualsiasi altro negozio o punto vendita dal circuito di distribuzione. Soprattutto verrà impedita per sempre la vendita online dei liquidi per e-cig, un fattore che aveva contribuito al rilancio del settore dopo anni di crisi e stagnazione. La firma dell’emendamento inserito nel testo finale è quella dell’ex sottosegretario Simona Vicari, ma l’approvazione di questa norma totalmente illiberale è sulla coscienza di tutto il Parlamento.

Il Decreto Fiscale non solo è indecente da un punto di vista politico, in quanto va ad ingrassare una casta che vive di rendita, ma sarà la causa primaria di un danno economico per tutto il settore della sigaretta elettronica e per coloro che hanno investito i risparmi di una vita, incominciando una nuova vita imprenditoriale di successo. Ricordiamo che questa filiera, in pochi anni (dal 2013 ad oggi), ha creato complessivamente 10.000 posti di lavoro e un fatturato pari a circa 1 miliardo di euro generando introiti significativi per le casse dello Stato fra IVA e tasse sull’impresa.

Grazie a questa previsione e a tutti coloro che l’hanno avvallata il settore verrà spazzato via. E con esso l’occupazione generata insieme all’indotto, centinaia di aziende e migliaia di punti vendita. Non solo. Se lo scopo dell’emendamento è quello di regolamentare meglio il settore, allora siamo già di fronte a un fallimento. Perché?

  1. La distribuzione diventa un monopolio a vantaggio dei tabaccai e dunque viene creato un ostacolo insormontabile alla libera concorrenza in piena violazione con le normative europee;
  2. Vietare la vendita online è una misura medioevale, in contrasto con le regole del libero mercato, e assolutamente anti-storica nel 2017. Inoltre la legislazione comunitaria sta andando in tutt’altra direzione e le raccomandazioni della Commissione sono di non ostacolare il mercato online di questi prodotti;
  3. L’applicazione dell’emendamento Vicari, come formulato nel Decreto Fiscale appena approvato, ha come risultato quello di assoggettare prodotti di libera vendita nel mercato comunitario al controllo dell’AAMS, un soggetto amministrativo nazionale, costituendo un freno allo sviluppo del settore in contrasto con la volontà più volte reiterata del Governo di tutelare posti di lavoro e crescita economica del Paese;
  4. Visto il danno economico e l’impatto negativo su aziende, punti di distribuzione e occupazione le entrate per lo Stato crollerebbero inevitabilmente (gettito IVA, IRES, IRAP, altre tasse locali).

Non abbiamo bisogno di un’altra legge che nega le libertà individuali e che distruggerà un segmento economico fatto di eccellenze con forti margini di crescita. Questa manovra, subdola e poco trasparente, deve essere condannata per quello che è: inutile, dannosa e illiberale. Perché allora il Parlamento l’ha fatta passare?

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

One thought on “Legge di Bilancio: la casta vieta la vendita online dei liquidi e-cig

  1. gianni

    perchè non vi informate prima di fare articoli fuorvianti… i tabaccai pagano ogni 9 anni una tassa per avere una fantomatica esclusiva che poi effettivamente non hanno perchè i vari governi hanno sempre trovato escamotage per darli a benzinai ecc con superfice superiore a 1000/1500 metri quadrati (comprese le pompe e l’autolavaggio)…i furboni che hanno preso la palla al balzo e si sono messi a vendere le sigarette elettroniche mi pare giustissimo che ora paghino le tasse o che chiudano, perchè in italia per legge il tabacco e i suoi succedanei le può vendere solo i tabaccai.

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