Bando merendine: ancora nessuna risposta dall’Istituto Bonelli

Dopo più di un mese dalle nostre segnalazioni riguardo l’Istituto “Bonelli” di Cuneo e le lettere inviate non solo alla Dirigenza della Scuola, ma anche alle Istituzioni Regionali e Locali in occasione del bando di concorso volto a imporre l’esclusione dell’olio di palma e altri ingredienti dall’edificio scolastico. Non abbiamo ricevuto risposta.
È un peccato, aggiungiamo. Perché il nostro intento non era fare della sterile polemica, ma illustrare le ragioni della libera scelta che è fondamento inalienabile della nostra società e della cultura democratica. Avevamo osservato come la decisione presa dall’Istituto riguardo l’esclusione dell’olio di palma fra gli ingredienti dei prodotti da servire a scuola non fosse altro che una prosecuzione dell’insensata e irrazionale campagna di demonizzazione in atto da mesi che ha ben altri interessi rispetto alla promozione della salute.
Rispettiamo la volontà di informare i ragazzi sui benefici di una dieta varia e sana, ma è non possiamo sorvolare sul dirigismo statalista che nega la libera scelta e nega l’evidenza scientifica. Auspichiamo sempre che ai ragazzi venga insegnato il metodo sperimentale, che mette in dubbio ogni cosa e la risolve attraverso fatti e prove concrete. Al contrario, in questo caso, si è scelto di eliminare invece di spiegare nonostante questo vada proprio contro gli interessi di ragazzi e genitori.
L’olio di palma in sé non fa male. Ed eliminarlo come se fosse un problema non è altro che un cattivo insegnamento perché fa intendere agli studenti che i problemi non si affrontano, ma si eliminano guardando da un’altra parte. Senza approfondire, in modo superficiale. Pensiamo che giovani e adulti abbiano il diritto di frequentare e ricevere un’istruzione adeguata e basata sulla sperimentazione. Non sulle decisioni imposte, né sul disinteresse allo sviluppo degli individui.