Iceland: complice della deforestazione

Iceland Palm Oil
I supermercati inglesi si puliscono la coscienza a spese dei consumatori. La catena di distribuzione britannica Iceland ha deciso di contribuire a distruggere il pianeta aumentando la deforestazione.

Eliminare l’olio di palma dalla propria offerta causerà maggiore deforestazione, incrementerà l’inquinamento e la povertà. Dietro queste scelte aziendali si nascondono spesso interessi commerciali e incapacità manageriale di affrontare problemi complessi. Ancora una volta la Corporate Social Responsibility è impiegata per ingannare gli stakeholder e peggiorare i problemi invece di risolverli.

Perché Iceland ha deciso di abbandonare l’olio di palma? Per contribuire alla riduzione della deforestazione in Asia, secondo loro. Dovremmo essere grati ad Iceland. Invece no. Dovremmo guardarci da aziende come questa.

Se la politica di Iceland è questa, allora non dovrebbe vendere più nulla. Perché? Perché la prima causa di deforestazione al mondo non è l’olio di palma.

Perché Iceland non elimina invece la carne? Gli allevamenti bovini intensivi sono la principale causa di deforestazione al mondo.

Dovrebbe eliminare anche il burro, e i prodotti che contengono olio di colza, di girasole, e di soia, guarda caso, le tre principali lobby che finanziano le campagne contro l’olio di palma, investendo risorse sontuose nelle NGOs ambientaliste che ispezionano ogni millimetro di foresta asiatica ma che ignorano tutto quello che invece, succede in Europa.

Secondo il rapporto Barilla sulla sostenibilità, per esempio – vedi tabella – l’olio di palma è la coltivazione più sostenibile. Lo dice Barilla che ha lasciato, anch’essa l’olio di palma per accontentare i consumatori.

Environmental Impact - Palm Oil

Chi dice ai consumatori che l’olio di palma è causa di deforestazione? Le NGOs sostenute dai produttori di oli e grassi ostili all’olio di palma. Che conflitto di interesse!

Un paio di numeri sulla produttività:

Olio di Palma Olio di soia Olio di colza
Tonnellate di olio per ettaro 3,62 0,50 0,79

Fonti: The Guardian, Oil World 2016.

E ora che Iceland e altre catene abbandonano l’olio di palma cosa succederà? Facciamo uno scenario:

  • Iceland e soci avranno la coscienza pulita
  • Gli utenti di Iceland penseranno di comprare sano e socialmente responsabile
  • In Asia smetteranno di produrre olio di palma
  • In Asia molti perderanno il lavoro
  • Le piantagioni di palma chiuderanno
  • Ma non tornerà la foresta
  • Le popolazioni locali coltiveranno altre piantagioni meno sostenibili
  • La deforestazione continuerà ed aumenterà, peggiorando

Sarà allora che Iceland se la prenderà con qualcos’altro, per pulirsi la coscienza, ancora una volta, e continuare ad imbrogliare i suoi clienti. Gli utenti di Iceland scopriranno l’inganno, ma poi se ne dimenticheranno come facciamo qui in Europa, occupati da altro.

Iceland ha un’alternativa? Si, c’è. Si chiama olio di palma sostenibile. Negli ultimi anni la deforestazione nei paesi produttori di olio di palma si è molto ridotta, grazie alle imprese produttrici, ai governi, e alla crescente responsabilità delle centinaia di migliaia di coltivatori locali. In Europa la deforestazione è diminuita?

Così molte imprese hanno scelto l’olio di palma sostenibile, consapevoli che l’olio di palma è al momento, la coltivazione migliore. Non è la migliore in assoluto, ma al momento è la migliore. Prendete nota. La scienza e il metodo sperimentale fanno i conti con la realtà.

Aziende come Iceland e le NGOs a cui le aziende affidano le loro politiche di responsabilità vendono sogni irrealizzabili, ingannando i consumatori. Lo fanno per interessi commerciali. I media le seguono stupidamente, pensando di raccontare il mondo perfetto.

L’Europa ha scelto questa via emotiva pur di mettersi la coscienza in ordine. L’Europa nega la scienza pur di nascondere i veri problemi. L’Europa preferisce rispondere alle sue lobby schermandosi dietro il politically correct.

Iceland ha scelto di devastare il mondo inseguendo le bugie delle NGOs. Noi no. Noi chiediamo che si collabori con i paesi produttori di olio di palma per raggiungere la piena sostenibilità, creare posti di lavoro, prosperare, creare un mondo più aperto e migliore, giorno dopo giorno, un passo alla volta.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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