
Gli scienziati del JRC della Commissione europea, in collaborazione con la European Union Referece Laboratory (EURL), hanno osservato i metodi analitici che monitorano la formazione di elementi contaminanti nei cibi. E’ stato riscontrato, infatti, che in base alla composizione del cibo, la formazione di elementi artefatti può verificarsi anche durante la preparazione del campione, conducendo a risultati falsati.
La veridicità dei risultati sarebbe quindi difettata dalla naturale presenza di piccole quantità di 3-MBPD nel cibo, ciò significa che la quantità di glicolide (GE) nei campioni analizzati risulti sovrastimata.
Di Foodnavigator.com
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