Le Acrobazie di Barilla e COOP

L’attivismo mediatico delle aziende sulla Via Emilia è commovente. Dopo aver accusato il colpo del nuovo report EFSA, Barilla e COOP rilasciano interviste in cui spiegano di aver abbandonato l’olio di palma per rispondere alle richieste dei poveri consumatori spaventati dagli effetti devastanti dell’Olio di Palma.

Fino alla pubblicazione del report EFSA dicevano esattamente il contrario. Mentre prima del report EFSA 2016 sostenevano addirittura che l’olio di palma fosse salutare e sostenibile. In meno di due anni le due aziende a cui i nostri destini stanno molto a cuore hanno compiuto giravolte pirotecniche degne dei migliori ginnasti. 

Chiediamo pubblicamente a Barilla e COOP di spiegarci chi e perché ha spaventato i consumatori così tanto da chiedervi di eliminare un ingrediente fino a poco tempo prima sconosciuto.

Prima che ci rispondano ricordiamo loro che i due report EFSA del 2016 e di Gennaio 2018 ci dicono sostanzialmente lo stesso concetto: negli oli e grassi possono formarsi dei contaminanti durante il processo di lavorazione che possono essere controllati e mantenuti sotto le soglie di tollerabilità con processi adeguati, e si riconosce che negli ultimi anni il contenuto di queste sostanze nei prodotti industriali è drasticamente diminuito poiché le industrie hanno modificato i propri processi produttivi. Inoltre, dal 2016 ad oggi l’EFSA ha rivisto la propria valutazione del rischio innalzando la dose tollerabile di 3-MCPD da 0,8 microgrammi per chilo di peso corporeo al giorno a 2 microgrammi per chilo al giorno e ha affermato che i livelli di consumo di 3-MCPD tramite gli alimenti sono considerati privi di rischi per i normali consumatori, e che nella peggiore delle ipotesi, i neonati nutriti esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello di sicurezza.

Così i consumatori si sono spaventati per niente. Hanno letto male il rapporto EFSA che come noto è sconosciuto al 99,9 % della popolazione? O qualcuno gli ha raccontato del rapporto EFSA distorcendo l’informazione in esso contenuta? E’ vera la seconda: qualcuno ha male informato i consumatori, procurando allarme.

Chi è stato? I media? Per questi vale il medesimo discorso dei consumatori. Qualcuno li ha male informati. Chi?

Rispondiamo noi, perché Barilla e Coop non lo faranno. Sono ottimi trapezisti ma non si confrontano con la scienza e i fatti, perché altrimenti cascherebbero come dei polli.

Sono state alcune aziende alimentari, proprio loro, con il loro claim “senza olio di palma” e con quella comunicazione allarmista che hanno spinto per mesi, inducendo il consumatore a convincersi che l’olio di palma faccia male e che biscotti e merendine “senza” siano migliori.

Procurato allarme? Sì. Per altro se hanno sbagliato a leggere il report EFSA spiegandocelo male sono degli incompetenti. Se invece lo hanno letto bene per poi manipolarlo si tratta di puro marketing. O uno o l’altro, non ci sono vie di scampo. A questo punto ci interessa poco.

Abbiamo però la sensazione che sia vera la seconda. E’ un vizio che hanno molte imprese. Hanno eliminato il palma, evidenziandolo ovunque, in TV, sui giornali e sui social oltre che sul pacchetto per farci credere che il prodotto fosse  migliorato. Ma come abbiamo dimostrato con il nostro studio basta girare la confezione per scoprire che i grassi saturi così “ pericolosi, “non sono sempre diminuiti, spesso sono rimasti sostanzialmente invariati ,in alcuni casi sono addirittura aumentati, e che le materie prime sostitutive sono meno sostenibili. Quanto alla possibile presenza dei temuti contaminanti, nulla è dato sapere.

Concludiamo: sono cosi attenti alle esigenze del consumatore che hanno tolto il palma (investendo tanto) per sostituirlo con ingredienti – di cui ci dicono poco – ma non sempre il profilo nutrizionale e tantomeno ambientale dei prodotti è migliorato. 

A fare i giocolieri nel circo, a volte si finisce per fare la figura dei pagliacci.

 

Ps. Ci auguriamo che si smetta presto di giocherellare con la buonafede dei consumatori e che le aziende alimentari si affrettino a far sparire il claim “senza olio di palma” stampato a caratteri cubitali dalle confezioni e urlato in TV come un mantra.

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

One thought on “Le Acrobazie di Barilla e COOP

  1. Alberto Mario Bargossi

    Sì, ma l’una sei tu !!! e l’altra è per la famiglia non bisessuale.
    Dunque se le scopriamo renitenti se non mendaci di che ci si meraviglia ?
    Che poi il consumatore legga le etichette _ sempre più spesso – ma senza sapere perché è un altro dato evidente.
    Alberto mario Bargossi

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