Olio di palma, dietrofront: non fa male

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Demonizzato, tanto che molti produttori di alimenti ora mettono a chiare lettere sulle confezioni dei loro prodotti la dicitura ‘senza olio di palma’. Eppure, quest’olio utilizzato da tempo e in grandi quantità, principalmente per via della sua economicità, a quanto pare non è così dannoso come ci si è convinti. E a ribadirlo sono gli stessi produttori, che passano al contrattacco per mettere fine alle dicerie e alla disinformazione.

Primo, fa bene all’ambiente
Il primo punto su cui premono i produttori di olio di palma è che questo è ecosostenibile, o ecofriendly. Secondo i dati presentati, sostituire le produzioni di olio di palma con quelle di altri oli vegetali richiederebbe molti più terreni, perché a parità di grandezza del campo quest’olio rende molto di più che non altre colture. Per fare un esempio, coltivare la colza richiede 5 volte più terreno per ottenere la stessa quantità di olio. Se poi lo confrontiamo con quello di girasole, allora si arriva a 6 volte più metrature di terreno, che diventano 9 volte con la soia e 11 volte per l’olio d’oliva.

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