Olio di palma ed acido palmitico: la review dell’Istituto “Mario Negri”

Nonostante ridondanti proclami giornalieri, non ci sono in letteratura scientifica indicazioni certe per dire che l’olio di palma faccia male in assoluto. E’ un grasso saturo, e va consumato con moderazione come già facciamo con il burro, ad esempio.

Fra gli studi più autorevoli spicca la review del 2013 redatta da Elena Fattore ed Ettore Fanelli, dell’Istituto “Mario Negri”, nella quale sembrano ridimensionati gli effetti negativi legati all’assunzione dell’olio di palma. I grassi saturi sono contenuti in tutti gli oli vegetali, nel burro e negli altri grassi animali sono contenuti in misura ancora maggiore. L’olio di palma, invece, ha una composizione intermedia. Secondo lo studio, deve essere riconsiderato il ruolo negativo degli SFA (acidi grassi saturi), la cui assunzione moderata, come in una qualsiasi dieta equilibrata, non comporterebbe alcun rischio nello sviluppo di malattie cardiovascolari o di tumori.

Inoltre, a sostegno della non nocività dell’olio di palma, si sottolinea come l’acido palmitico, chiamato così perché è contenuto nella palma, è uno dei principali acidi grassi contenuti negli esseri viventi e il principale acido grasso contenuto nel latte materno (25-30%), e quindi può essere difficilmente considerato tossico.

Pertanto la review realizzata da Elena Fattore ed Ettore Fanelli dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, non riporta l’esistenza di componenti specifiche dell’olio di palma capaci di determinare effetti negativi sulla salute. 

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