La burocrazia vince sulle imprese in Italia

L’ipertrofia procedurale e la lentezza della burocrazia italiana rappresenta da sempre un problema per le attività produttive. Scoraggia gli investimenti ed influisce negativamente, anche più della pressione fiscale, sulla vitalità delle imprese e su ogni individuo che voglia intraprendere una qualsiasi iniziativa economica.

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Le sfaccettature che vengono prese in considerazione in questa analisi sono molteplici e fanno riferimento ad alcune ricerche nazionali e internazionali, nonché ad alcuni indici e report realizzati da istituzioni quali The World Bank, European Central Bank (BCE), Banca d’Italia e il programma CEPEJ del Consiglio dell’Europa.

Attraverso l’analisi di alcuni dati riguardo la facilità di iniziare un’attività imprenditoriale, l’accesso ad alcuni asset fondamentali e l’amministrazione della giustizia civile viene delineato un quadro critico della burocrazia italiana e vengono evidenziati alcuni punti critici ancora in cerca di una soluzione.

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Giacomo Bandini

Laureato in Scienze del Governo presso l’Università LUISS Guido Carli con una tesi in Teorie e tecniche del lobbying, è Direttore Generale del think tank Competere – Policies for sustainable development. Nel 2016 è anche Project & Public Policy Manager della Fondazione Luigi Einaudi e Senior Analyst del Centro Studi di Confimprenditori. Attualmente sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l’Università La Sapienza di Roma in Storia dell’Europa. Scrive e commenta l’attualità politica ed economica su alcune testate come Affari Italiani, Tempi, La Verità.

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