Dio ci ha dato il libero arbitrio, lo Stato italiano no

burocrazia

Libero arbitrio. Ovvero, se scavalchiamo la questione filosofica e ci limitiamo a quella religiosa, un Dio che per quanto onnipotente e onnisciente sceglie di non condizionare le scelte dell’individuo. L’individuo, sconosciuto allo Stato italiano. Perché il paradosso è questo, in quanto singoli valiamo di più per una divinità (per quanto ipotetica) piuttosto che per l’apparato polit-burocratico che ci governa. Puoi scegliere, per l’altissimo, se credere o meno, fin se uccidere una delle sue creature. Puoi costruire il tuo destino e cercare di incarnare una delle svolte della Storia. Per lo Stato italiano, cui mancava solo di piegarsi ai burocrati di Bruxelles, che hanno largamente contribuito ad ampliare il lungo elenco di obblighi e divieti idioti cui veniamo sottoposti, non puoi scegliere se avere o meno le termo valvole in casa.

Di Federica Dato

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