Nuovo studio demolisce le fake news sull’olio di palma

Il nuovo studio comparativo Senza Olio di Palma, ma più Saturi e meno Sostenibili dimostra che il messaggio “senza olio di palma” inganna il consumatore ed  è una fake news.

LEGGI IL RIASSUNTO DELLA RICERCA

L’etichetta “senza Olio di Palma” è utilizzata per comunicare al consumatore che un prodotto alimentare senza olio di palma ha un profilo nutrizionale più salutare ed è più sostenibile per l’ambiente rispetto ad un prodotto che invece lo contiene. L’assenza di olio di palma è associata ad una quantità inferiore di grassi saturi e ad una migliore sostenibilità ambientale e sociale.

  • NON È SEMPRE VERO. Il 63 % di prodotti con olio di palma hanno livelli inferiori di grassi saturi rispetto a quelli in cui l’olio di palma è stato eliminato e pubblicizzato con il claim “senza”;
  • La media dei grassi saturi nei prodotti «senza» è di 10,18 grammi mentre è di 9,13 per i prodotti «con»;
  • I prodotti senza sono meno sostenibili. Lo studio dimostra che l’olio di palma certificato come sostenibile è meglio per l’ambiente e la biodiversità rispetto ai suoi surrogati di origine vegetale e animale. Lo studio fa riferimento a diversi Life Cycle Assessment (LCA) comparativi che esaminano vari oli vegetali. Il LCA è un’analisi che misura gli effetti sull’ambiente associati ad 4 un determinato prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita. Nei LCA esaminate, l’olio di palma si rivela migliore rispetto alle sue alternative per quanto riguarda l’impatto ambientale complessivo, in particolare se si considerano i parametri: energia utilizzata, emissioni di gas serra, smog fotochimico e sfruttamento del terreno. 

Il claim “senza olio di palma” risulta così ingannevole per il consumatore, rispondendo a logiche puramente commerciali. L’etichetta “senza Olio di Palma” rischia di fornire al consumatore un’informazione fuorviante non fondata su evidenze empiriche.

Chiediamo al nuovo Parlamento europeo e alla nuova Commissione di intervenire per tutelare i cittadini. Il claim “senza” è impiegato da alcune aziende alimentari per scopi commerciali, attraverso l’imposizione di un comportamento illusorio. Il consumatore è convinto di mangiare meglio e di salvare il pianeta, ma non è così.

Chiediamo alle NGO di boicottare le aziende che abusano del claim “senza” perché non contribuiscono a sostenere l’ambiente e la biodiversità, ma al contrario, la minacciano preferendo non investire in una filiera sostenibile a favore di supply chain commercialmente più convenienti.

Scarica qui la “Sintesi dello Studio – Edizione III

per una copia dello studio scrivici a info@forfreechoice.org

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

Comment

Leave a Comment