Auchan contro il Made in Italy

Auchan contro il Made in Italy
Auchan vuole introdurre i bollini di qualità per promuovere alcuni prodotti e penalizzarne altri. Il Made in Italy rischia di essere danneggiato dalla selezione fatta con un algoritmo. E l’olio di palma viene usato come esempio di ingrediente di bassa qualità. Niente di nuovo, il solito populismo alimentare che avanza.

Ci hanno provato in Europa con i semafori. Ci riproveranno fra qualche settimana. I francesi di Auchan si credono più furbi e vogliono introdurre il semaforo blu. Di che cosa si tratta? I prodotti che secondo un criterio tutto interno ad Auchan, senza prove scientifiche, non sono considerati salutari non riceveranno il bollino blu “di qualità”. Il problema sta naturalmente nei criteri. Immaginiamo che i prodotti a marchio (co-pack) Auchan avranno ovviamente il bollino blu, mentre gli altri rischiano di finire nella lista dei non salutari. Chi l’ha stabilito? Ovviamente Auchan!

Come per i semafori, anche il bollino blu, ci viene presentato come una rivoluzione per i consumatori che potranno scegliere meglio. Purtroppo, come per i semafori e per le etichette “senza” è il modo migliore per confondere il consumatore. Si potrebbe argomentare che il semaforo e il bollino possono facilitare la comunicazione in una società, la nostra, che fatica a leggere ed informarsi correttamente. La realtà è che sono delle pericolose e strumentali scorciatoie a fini puramente commerciali che rischiano di danneggiare il Made in Italy. Quello che manca è una corretta educazione alimentare sulla quale bisognerebbe investire. Investire su misteriosi algoritmi, come quello che alcuni consulenti hanno sviluppato per Auchan, non ha senso oltre che penalizzare il consumatore stesso.

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Il problema è che semaforo e bollino non riescono ad esprimere correttamente la complessità dei valori nutrizionali e soprattutto un concetto fondamentale: la salute deriva prima di tutto da una dieta bilanciata e dalle quantità che si assumono. Ingerire 100 di un prodotto con bollino blu non è più salutare di ingerire 1 di un prodotto con bollino rosso. Pensate che persino il parmigiano reggiano col sistema dei semafori sarebbe considerato un prodotto a rischio!

Ad Auchan come altri produttori queste cose le sanno bene. Il loro obiettivo è chiaro: illudere il consumatore di star compiendo la scelta giusta. Fargli credere di acquistare gli unici prodotti salutari. I francesi cercano di fare fessi gli italiani e di danneggiare il nostro Made in Italy. Preannunciano una “esclusione qualitativa” per motivi precauzionali che varia da Paese a Paese a seconda del dibattito scientifico sui vari ingredienti. Una vera follia! Se un ingrediente fa male, fa male ovunque. Non solo in quell paese o in quella regione.

Lo abbiamo già scritto, ma ripeterlo non fa male: il principio di precauzione non può essere appannaggio di un soggetto privato. È una competenza delle autorità sanitarie nazionali così come stabilito dall’Unione Europea.

Quale ingrediente viene utilizzato in modo negativo come esempio in Italia per questo progetto di Auchan chiamato “La vita in blu”? Ovviamente l’olio di palma. E non è la prima volta che sentiamo una storia simile. Qualche mese fa anche altre catene di supermercati e di aziende alimentari avevano rilasciato dichiarazioni riguardo il principio di precauzione come motivo principale per l’esclusione dell’olio di palma dai prodotti del proprio marchio. Persino un consigliere regionale ha usato come scusa il principio di precauzione per discriminare l’olio di palma in un’iniziativa legislativa.

Che cosa hanno in comune Auchan, le altre catene di supermercati, alcune aziende alimentari e il Consigliere Regionale Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle? Nessuno dei tre è uno scienziato, ma parlano di questioni di salute in modo arbitrario senza portare un solo dato scientifico o una prova che confermi la loro tesi.

È preoccupante il fatto che si stia avvalorando la tesi che chi non ha alcuna competenza, né usa la trasparenza come criterio, possa disporre degli stessi poteri di un’autorità pubblica e certificata. Tanto che una catena di distribuzione oggi può decidere della nostra dieta in nome del principio di precauzione, facendo credere al consumatore che eliminando questo o quell’ingrediente gli stia salvando la vita in modo precauzionale.

“La vita in blu” di Auchan si prospetta essere una vera rivoluzione nel mondo della grande distribuzione. Il supermercato ci dirà direttamente che cosa dobbiamo mangiare, togliendoci quella fastidiosa libertà di scegliere. E soprattutto andrà a penalizzare alcuni prodotti italiani. Grazie Auchan!

Campagne Liberali è un'associazione di cittadini che difende la libertà di scelta e promuove il metodo scientifico.

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